domenica 20 novembre 2016

Plasmare la mente

E’ sempre più evidente nella ricerca scientifica quanto gli stimoli sensoriali siano capaci di sollecitare l’attività endocrina, modificando così la conformazione cerebrale. Ciò che percepiamo dall’ambiente ci cambia profondamente e cambia il nostro comportamento. Gli esperimenti sulle rane dimostrano che se l’occhio viene sollecitato dalla luce in modo continuo, le fibre nervose delle vie ottiche crescono in un certo modo, se la sollecitazione è intermittente, crescono in altro modo. Ma non è così semplice. Quando uno stimolo viene associato ad una forte componente emotiva, la via nervosa viene immersa in un bagno ormonale che la modifica in modo ancora più potente e indelebile. E’ così che le esperienze fortemente emotive si saldano nella nostra mente: grazie alla produzione di ormoni. LeDoux ha scritto che le emozioni “monopolizzano il cervello”. Lo studente che prende un voto a scuola dopo una periodo di studio molto stressante, si ricorderà il periodo stressante e non il voto, qualunque esso sia. Per questo è fondamentale che
l’impegno richiesto e la verifica presentata siano perfettamente in linea, altrimenti il ragazzo avrà un crollo della motivazione perché penserà che le sue fatiche non sono adeguatamente ricambiate da soddisfazioni oppure. Lo stesso vale per la coppia che desidera avvicinarsi ma viene tenuta distante da fattori esterni (lavoro, presenza di figli, amici troppo invadenti). Lo stress che agirà sull’amigdala plasmerà circuiti negativi che impediranno poi di apprezzare i rari momenti piacevoli passati insieme. I momenti di condivisione e quelli di distacco andranno sempre bilanciati. Così anche i momenti di lavoro e quelli di relax. Solo in questo modo le vie neuroendocrine saranno plasmate in modo corretto e non saranno depresse da consuetudini negative. 

Nessun commento:

Posta un commento